2017: è record di incendi

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25/09/2017   23:59

L’estate del 2017 la ricorderemo soprattutto per le fiamme che hanno bruciato le aree verdi della Valle dell’Aniene, i Monti Ernici, le aree intorno alla capitale, dove un incendio ha causato la morte di due donne a Tivoli, e a Capena l’evacuazione del centro cittadino. Mentre la tanto invocata pioggia non cadeva mai, neppure ad alleviare la sete dell’agricoltura sfiancata dalla siccità. Legambiente Lazio ha presentato il rapporto “Lazio in fiamme” che riporta tutti i numeri dei roghi più devastanti regione.
I dati complessivi dicono che sono andati bruciati 5.213 ettari, pari alla superficie di 7.500 campi da calcio. L’incendio più ampio si è verificato ad Alatri (FR) tra il 6 e l’8 luglio con 350 ettari andati a fuoco nella campagna ciociara. Il comune più devastato in assoluto è di gran lunga quello di Itri (LT) con addirittura 1.172 ettari di territorio bruciato, quasi un quinto degli incendi di tutto il Lazio in 7 grandi roghi e con un’area complessiva pari al 10% dell’intero territorio comunale. Tra le provincie, di gran lunga la peggiore situazione è quella di Latina con 25 incendi vasti per un totale 3.584 ettari.
Lo studio di Legambiente Lazio è realizzato attraverso il sistema digitale Copernicus, capace di captare via satellite tutti gli incendi di ampie dimensioni (oltre i 20 ettari), pertanto i numeri complessivi degli ettari incendiati sono realisticamente anche di più, ma si è calcolato che ad inizio agosto gli ettari incendiati sono stati già il doppio di quelli di tutto il 2016. Secondo il bollettino “Incendi Boschivi” del Corpo Forestale dello Stato pubblicato a dicembre scorso, erano infatti 2.974 gli ettari di campagna e bosco andati alle fiamme in tutto l’anno 2016.



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