Arriva la “tassa sui morti”

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01/11/2017   19:30

Seppellire i nostri cari potrà costarci più caro del solito: è al vaglio del Senato un disegno di legge che disciplina le attività funerarie. La nuova tassa prevede l’applicazione dell’IVA del 10% sui servizi funerari, fino ad oggi esenti da imposta, e il pagamento di un contributo annuale di 30 euro per il cimitero destinato a finanziare la vigilanza e il controllo da parte delle aziende locali. Il disegno di legge introduce anche l’obbligo per i Comuni di versare il 20% della TASI incassata, ai cimiteri monumentali per coprire i loro costi.
Il ddl stabilisce anche che le agenzie funebri che organizzano da trecento a mille funerali all’anno, debbano avere almeno 3 mezzi di proprietà 6 dipendenti assunti a tempo indeterminato e un direttore tecnico. Mentre quelle che organizzano più di mille funerali dovranno possedere minimo 4 carri funebri e contrattualizzare almeno 12 dipendenti.
Francesco Luongo, Presidente dell’Associazione Movimento Difesa del Cittadino non ci sta e protesta contro il disegno sul tavolo della Commissione permanente Igiene e Sanità a Palazzo Madama.
Secondo Luongo, il ddl fissa «un affitto sulla tomba» e comporterà «la riduzione delle agenzie funebri» che non ce la faranno ad adeguarsi. Dice Luongo: « le aziende che non si adegueranno alle nuove norme saranno inesorabilmente costrette a chiudere o a essere assorbite da altre imprese più grandi. Tutto questo comporterà inevitabilmente un aumento dei costi dei funerali e del mantenimento dei loculi e cappelle in cui sono sepolti i nostri cari estinti – calcola l'associazione -. Se un funerale tipo, ad esempio, oggi costa in media 2.000 euro, con la nuova norma la spesa aumenterà a 2.200 euro».
«Se fosse uno scherzo, e non lo è – premette Luongo – dover denunciare un tale fatto proprio alla vigilia del 2 novembre sarebbe di cattivo gusto».