Marino, accesso interdetto ai cani: un rimedio contro l'inciviltà?

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27/02/2018   11:00

In queste ore, una delibera emanata dal Comune di Marino riguardante il divieto d'accesso con conduzione di animali al seguito sulla terrazza - cui si accede da Largo Oberdan e conosciuta anche come “il Terrazzone”- sta suscitando molte polemiche sui social network. Al centro dell’attenzione questo posto è finito perché sempre più spesso lo prendono d’assalto i cani, e i loro padroni lo scambiano per un bagno pubblico a cielo aperto per i propri animali. Molte sono state le segnalazioni che hanno costretto l’amministrazione a emanare un divieto di accesso assoluto. Il “Terrazzone” è un punto centrale del paese. Da qui si gode un panorama mozzafiato, dove spesso si scorge il mare frequentato da turisti di passaggio, i quali sempre più spesso evitano il "Terrazzone" per lo stato di completo abbandono in cui versa. La polemica è molto accesa tra i difensori dell’ordinanza e chi invece l' attacca partendo dal seguente presupposto: prima di imporre un divieto tanto drastico, sarebbe opportuno cercare delle soluzioni alternative di vigilanza e controllo. Uno dei primi a scagliarsi contro la giunta è Stefano Cecchi - Consigliere comunale di Forza Italia - che sul propro profilo Facebook commenta scrivendo:”Una presa di posizione che offende la grande quantità di persone che hanno sempre tenuto un comportamento esemplare e rispettoso del prossimo, in compagnia dei propri compagni di vita. Nell'eventualità che invece ci fosse, qualche maleducato irrispettoso dell'altro, quale azione contro il contenimento del randagismo ha attivato questa amministrazione? Chi ha stabilito se quel contributo naturale, proviene dal cane di proprietà o dal cane vagante? Quale convezione ha attivato questa amministrazione con le associazioni di volontariato zoofile, per il controllo del territorio e quindi l'eventuale sanzione ai trasgressori?”.
Passa qualche ora ed arriva la risposta in maiuscolo di Massimo Prinzi:”UN ORDINANZA STUPIDA E LESIVA DI DIRITTI"
Se governare una città, anziché allargare o proteggere le libertà individuali, per incapacità, inettitudine o semplice superficialità o pigrizia, significa emanare  ordinanze limitanti come questa, allora la politica è morta. Troppo facile è infatti stabilire sommariamente "sul terrazzone non ci potete andare coi cani", quando - con lo stato generale delle strade di Marino, in particolare quelle del centro storico o dei borghi, adiacenti a spazi verdi, i cui marciapiedi sono pieni di escrementi - per evitare le deiezioni animali, alla luce di questa misura, allora, i cani non dovrebbero più uscire di casa! Dunque: che cosa risolverà quest'ordinanza? I cani usciranno ugualmente, andranno semplicemente a fare i loro bisogni altrove. I loro padroni, se per natura sono zozzoni ed incivili, sporcheranno... lasceranno che i loro animali sporchino un altro posto: un pavimento pubblico piuttosto che un altro, sarà per loro indifferente: col divieto gli avrete fatto un baffo. Non munirsi di sacchetto e paletta, infatti, significa lasciare che i cani, interdetto l'accesso al Terrazzone, vadano a sporcare altrove. Una "bella" soluzione - verrebbe da ironizzare - messa in campo alla faccia di chi le regole le rispetta. Una soluzione che, a guardarla bene, altro non è che un divieto senza alternative positive. Sarebbe stato utile attivarsi in modi diversi con quei padroni, che sono più sporchi dei loro cani (i secondi hanno una natura che li giustifichi, i primi sono semplicemente degli incivili). Ma siccome in casi come questo si suol dire che non ci sia peggior sordo di chi non vuol sentire, una soluzione perentoria, che fosse utile a smuovere gli indifferenti alla cura e al decoro degli spazi comuni di Marino, avrebbe potuto essere, ad esempio, la minaccia di una sanzione: ti portiamo via il cane se non rispetti le regole!  Per il padrone inadempiente - questo rimedio appare più fattibile - si potrebbero mettere delle guardie ambientali all'ingresso del Terrazzone, addette al controllo, da far sì che il cane possa accedere solo se il proprietario fosse munito di busta e paletta, e multarlo qualora ne fosse sprovvisto. Al fioccare delle multe si sparge la voce e l'incivile si spaventa! In altri comuni italiani questo rimedio funziona: è un deterrente che col tempo educa ad un comportamento decoroso. Ma da noi no, noi andiamo controcorrente: si preferisce privare di diritti e libertà anche coloro i quali rispettano le regole, facendo di virtuosi e indecorosi un'unica categoria, perché è il rimedio più facile e meno dispendioso! Si deve aver a cuore il DOVERE di salvaguardare la libertà e lasciarla prosperare - cara amministrazione - ma stai mostrando tutta la tua impotenza assumendo atteggiamenti d'arrogante faciloneria, ricorrendo a quei dictat che si ritorcono contro i cittadini onesti.
Anche a Marino arriverà l'estate. Vorremmo scongiurarlo, ma si presume che avremo come tutti il problema degli incendi: già che ci sei, caro Comune,  perché - per eliminare definitivamente questo problema -  non tagli tutti gli alberi ed estirpi la vegetazione di Marino?
I Marinesi hanno pazienza da vendere, ma attenzione perché: anche la pazienza ha un limite, e ogni limite attira lo scontento, la sfiducia e comportamenti incivili a sua volta, sulla scorta di un altro luogo comune, quello che ti fa dire: "e a me chi me lo fa fare di rispettare le regole, a questo punto?".
Il Terrazzone fa parte di uno stabile realizzato negli anni ’60 concepito per ospitare il mercato coperto, ma mai utilizzato per questo scopo. Negli anni ha visto molteplici utilizzi: una scuola negli anni ’80, chiusa per la presenza di topi nei condotti dell’aria; fino ad oggi, la sede di alcune associazioni locali; durante la Sagra dell’Uva, il Terrazzone viene letteralmente preso d’assalto da centinaia di persone, perché è considerato come miglior punto d'osservazione dei fuochi d’artificio.
Mah... sarà forse che ai cani i fuochi d'artificio non piacciono e li spaventano... ma come si "spaventano" ed "educano" al decoro e al rispetto dello spazio pubblico certi animali bipedi col cane al guinzaglio? A quale delle due categorie animali andrebbe, in realtà, interdetto l'accesso allo spazio comune?