Divino Amore, Ciaone!

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26/09/2018   08:55

È stato approvato l’emendamento al Collegato in discussione, a prima firma di Marco Cacciatore, che prevede l’allargamento del Parco dell’Appia Antica anche ai terreni del DivinoAmore/Mazzamagna.?Il Consiglio Regionale ha appena approvato l’allargamento del Parco dell’Appia Antica anche all’area del Divino Amore, salita alla ribalta delle cronache in seguito all’inchiesta dello stadio della Roma che ha visto coinvolti L’ex Presidente del Consigli Regionale, nonché ex sindaco di Marino Adriano Palozzi e l’imprenditore Parnasi.La maggioranza in regione vede centrosinistra e M5S uniti nell’approvazione.
Resta fuori Mugilla (S. Maria delle Mole) dalla perimetrazione del Parco per richiesta del PD in regione: ma i presenti del M5S di Marino non ne sono preoccupati, si rimanda a dopo il termine del contenzioso legale in sede Tar/Consiglio di Stato già in atto da oltre un anno.?“Era il 2001 quando iniziavo, in tenera età” dichiara Cacciatore “a dare il mio piccolo contributo alle battaglie per la salvaguardia del c.d. “Divino Amore”: la più grande speculazione edilizia del Lazio, che doveva sorgere sul territorio di Marino. Oggi non è finita, ma abbiamo approvato un ampliamento del Parco Appia Antica che di sicuro aumenta il livello di garanzia e tutela, sul territorio di Marino e di altri Comuni e Municipi di Roma Capitale: poco più di 1000 ettari, secondo l’indirizzo che tutti gli Enti interessati hanno espresso in una Conferenza ad hoc prevista da legge. Questo per rispondere a chi ha sollevato dubbi sull’opportunità di approvare in sede di Collegato una misura simile, che al contrario di altri emendamenti ha avuto un procedimento aggravato e partecipato dagli Enti interessati. Gli stessi che sollevavano perplessità – il centro-destra, neanche tutto compatto-, descrivevano una misura di salvaguardia come una minaccia al quieto vivere dei Cittadini.“?Continua  Cacciatore “Siamo soddisfatti, un ringraziamento particolare va ai miei colleghi del M5S Lazio, ai miei collaboratori e a Marta Bonafoni e le forze politiche del centro-sinistra che hanno condiviso la misura, invertendo una tendenza di assordante silenzio, che la Giunta Zingaretti aveva riservato alla salvaguardia ambientale nella scorsa Legislatura.”
 “Peccato che invece a Marino” conclude Cacciatore “il PD non abbia ancora cambiato frequenza: pur elogiando la convergenza regionale nella salvaguardia all’interno delle  sue mozioni, continua a non votare Delibere e Atti amministrativi esecutivi che quella salvaguardia, da due anni tentano di concretizzarla“. Non si fa attendere la risposta di LeU (Liberi e Uguali) che, attraverso Marco Comandini, direttamente dal suo profilo Facebook, ribadisce l’impegno profuso negli anni:” Da oltre 10 anni, e più volte, sono arrivate in consiglio regionale proposte di legge per l’allargamento del Parco dell’Appia Antica, fermate dalla caduta repentina dei Consigli regionali o dalla derubricazione del tema a questione non primaria.
L'approvazione in regione Lazio dimostra che eravamo nel giusto, e che l’unica via percorribile per salvare il nostro territorio era quella che abbiamo sempre sostenuto e che passava per l’allargamento del Parco dell’Appia Antica
Ebbene in campagna elettorale abbiamo preso l’impegno come LeU di allargare il Parco Dell’Appia Antica e lo abbiamo mantenuto, grazie al Capogruppo di LEU in regione, Daniele Ognibene, che ha seguito l’emendamento passo passo promosso dai Consiglieri Marta Bonafoni della Lista Zingaretti e Cacciatore del M5S.
Ringraziamo quindi la maggioranza di centrosinistra tutta per l’impegno profuso e per la votazione che ha visto l’apporto anche di parte della minoranza.
Si è quindi raccolto l’appello fatto da anni dalle molte associazioni locali, in particolare di Marino, che non citiamo per brevità ma che ringraziamo per gli anni di lotta che sono costati impegno, tempo e soldi, ricordando i ricorsi al Tar ma non solo.
Abbiamo tolto dall’imbarazzo i 5stelle marinesi che al solito avevano promesso qualcosa per loro irrealizzabile e che Zingaretti ha concretizzato al posto loro, figura barbina mitigata dal voto favorevole alla maggioranza del gruppo regionale grillino.
Presidente Zingaretti al quale molti dovrebbero chiedere scusa, avendo dimostrato di essere molto lontano dagli interessi degli speculatori e di avere a cuore le rischieste dei cittadini, le bugie degli avversari politici, e dei suoi denigratori hanno avuto le gambe corte. Carta e votazione canta.”



Fonti: noi cambiamo.it