Marino. 94^ Sagra dell'Uva, molte ombre, l’unica a brillare sarà la luminària?

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01/10/2018   17:58

Questa mattina eravamo presenti, nell’aula Consiliare di Palazzo Colonna, al rituale della conferenza stampa per la 94^ Sagra dell’Uva. L'incontro non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto al programma e non ha di certo smorzato l'infuocare delle polemiche. Presenti quattro giornalisti e una manciata di curiosi, niente più. Dopo la presentazione di rito dell’Evento, partono le domande dei giornalisti che, senza mezzi termini, entrano nel vivo della questione insistendo sulla gestione dei varchi e del ticket a pagamento. Non c’è stata una risposta dettagliata su come vengano gestiti i varchi, gli incassi e da chi, ma  sopratutto non è stato spiegato come verrà affrontato l’annoso problema dell’introduzione e somministrazione di vino. Non si è parlato di controlli e sopratutto non si è parlato approfonditamente di sicurezza. Nessuna slide, nessuna piantina, nessun disegno a supporto e, di conseguenza, nessun giornale può divulgare notizie utili ai visitatori, un clamoroso buco nella comunicazione, ma di questo ne parleremo dopo. Non si è parlato neanche della gestione dei banchi di salsicce e porchetta delle attività commerciali limitrofe a Palazzo Colonna; si sa solo che verranno collocate sul “Terrazzone” - ovvero sulla Terrazza panoramica a Largo Oberdan. Domanda: ma i bar continueranno con l’incontrollata mescita di vino al bicchiere da 1€ e panini con salsiccia e porchetta? Non ci è dato saperlo. In pratica il tutto è stato riassunto con un appello al bere responsabile e all’emanazione dell’ennesima ordinanza, ma temiamo non basti.
Se poi entriamo nel tema specifico degli appuntamenti culturali, anche qui troviamo delle forti problematiche: sei punti che però sollevano ben più numerose domane. Punto primo: Fabiana Giansanti - presidente dell’ Associazione Archeoclub - nei giorni scorsi ha preso le distanze sulla decisione di Palazzo Colonna di introdurre la visita delle grotte nella bigliettazione, una inclusione fatta 'senza essere stati interpellati'. Considerando che la visita alle grotte è gratuita per tutto l’anno, la stessa Giansanti ribadisce oggi, durante la conferenza stampa, la disponibilità a tenere le grotte aperte previa messa in sicurezza da parte dell’Amministrazione. Punto due: “Marino in Mostra” a cura dell’Associazione Culturale “Green Mind” promette di trasformare Piazza S. Barnaba in un contenitore di eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. Nella loro presentazione è scritto testualmente:”Il Museo del Vino realizzato e ideato da Marco Fabi è una raccolta privata di attrezzature enologiche e vitivinicole tipiche di Marino e dei Castelli Romani in uso fino a pochi decenni fa. Insieme al “Museo del Bottaio” ed al “Museo del Carretto a Vino”, la raccolta Fabi…[…]". Rispetto a questo, a quanto ci risulta il “Museo del Bottaio” e il “Museo del Carretto a Vino” fanno riferimento alla Proloco e non al signor Marco Fabi. Ringraziamo chi potrà smentirci. Punto tre: insieme alle storiche Associazioni che si occupano del Corteo, rileviamo la presenza ormai costante nelle ultime tre edizioni della Sagra delle Associazioni “La Terzina” e “Artemista”. Quest’ultima è stata coinvolta nella polemica dell’assegnazione del bando di gara per la gestione della “Sala Teatro Vittoria”, inoltre, qualche tempo fa, è stata anche presentata un’interrogazione da parte di tutte le minoranze in riferimento alla presunta bigliettazione in completo contrasto con il bando effettuata sempre da parte della stessa 'Artemista'. "La Terzina" e "Artemista" sono comparse guarda caso l'indomani all’insediamento della giunta Movimento 5 Stelle, sarà un caso? Forse, ma non crediamo alle coincidenze astrali, voi? Punto quattro: la serata di domenica vede protagonisti i “Farias Patagonia” in Piazza S.Barnaba che offriranno una rivisitazione in chiave personale con ritmi Sud Americani di Canzoni d’autore. Non intendiamo contestare il loro profilo artistico ma ci domandiamo: qual è il legame tra la scelta caduta su questa band rispetto alla storia e alla cultura della Sagra dell’Uva? A proposito di valorizzazione della nostra cultura locale che vanta una tradizione antica e importante, da cosa può essere nata l'idea di assoldare questa band? Forse  perché una componente del gruppo è Marinese? A noi pare che sarà uno spettacolo in barba alle nostre tradizioni, ai canti e balli popolari che tanto amiamo e appartengono al patrimonio di Marino, dei Castelli e della Sagra. Punto cinque: La comunicazione; come accennato sopra anche qui non mancano perplessità. Non tutti sanno che un sito della Sagra dell’Uva esiste già (sagradell’uvamarino.com), gestito da un cittadino marinasse già da qualche anno. Abbiamo parlato con il proprietario e quello che ci ha raccontato ha dell’incredibile. Ci racconta che durante il mese antecedente alla Sagra arriva facilmente a venti, trentamila visualizzazioni giornaliere!! Durante l’anno riceve spesso mail dai tour operator di tutta Italia che chiedono informazioni. Tutto questo succede ormai da 4 anni circa. Più volte è stato indicato all’Amministrazione come sito di riferimento, ma, a quanto ci risulta, non c’è stato mai un riscontro. Ora, ci chiediamo come mai, visto anche le parole spese oggi in conferenza sulla comunicazione e sul fatto che il Comune ha una paginetta Facebook, non venga usato come veicolo ufficiale. Ci è stato detto che tutte le informazioni della Sagra sono raggiungibili direttamente sul sito del Comune. Noi ci siamo andati, come ci siamo andati l’anno scorso, ma non c’è nulla di utile, se non qualche informazione striminzita. Riteniamo assurdo che nel 2018 sia impossibile reperire informazioni importanti, su un evento come la Sagra, sugli accessi, come raggiungerci, dove dormire, dove parcheggiare la macchina, cosa fare e sopratutto dove andare in bagno, visto che di bagni chimici non si è parlato. È altro modo assurdo non usare un sito già bello e pronto. È assurdo che sul canale YouTube ufficiale del comune ci siano letteralmente 4 video girati con il cellulare. Marino non merita un trattamento del genere, questa non è comunicazione. Una conferenza stampa una settimana prima dell’evento non è comunicazione. Presentare il programma una settimana prima non è comunicazione. Presentare la locandina una settimana non è comunicazione. Tutto questo ci fa sospettare un completo disinteressa per questa manifestazione ormai centenaria. Punto sei: solo a margine, come stiamo facendo noi ora, è stato presentato, anzi solo elencato, l’immancabile appuntamento della Proloco con l’annullo postale, quest’anno dedicato a Mastroianni, un appuntamento irrinunciabile per moltissimi collezionisti e appassionati. Insomma, una conferenza stampa che ci lascia tante domande e molte ombre. A brillare quest’anno sembra che saranno forse solo le luminarie con giochi di luci sia per l’inaugurazione che per la serata conclusiva, uno spettacolo speriamo almeno per gli occhi.


Gianni Alfonsi