'Il Buio', graphic novel che racconta l'ultima notte di Cucchi

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02/11/2018   13:05

Da una tragica e discussa pagina della cronaca alla cruda pellicola ‘Sulla mia pelle’ (di Cremonini) fino al fumetto, tante sono state le vesti per raccontare i mille aspetti oscuri della storia di Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre 2009. Il cinema ne ha dato una sua lettura, a tratti veramente sconvolgente; giornali e tv ne hanno riportato la storia da diversi punti di vista, lasciando la parola alle aule di tribunale per far luce sull’intricata vicenda. L'opinione pubblica si è spaccata. La famiglia di Stefano, in particolare la sorella Ilaria, mai si è arresa nel chiedere giustizia, pur ammettendo che Stefano non era certo un eroe, anzi. Una cosa è certa l'argomento è di stretta attualità tanto che, a distanza di nove anni, mentre è ancora in corso il giudizio, la vicenda che ha toccato l’opinione pubblica nel profondo diventa ora una interessante graphic novel: ‘Il Buio. La lunga notte di Stefano Cucchi’ -edito dalla Round Robin- e verrà presentata in anteprima al prestigioso ‘Lucca Comics’.
Come tutti i volumi di Graphic Journalism ‘Il Buio’, basato sui fatti minuziosamente ricostruiti ed illustrati con abilità, è un lavoro di squadra portato avanti dalla giornalista Floriana Bulfon (de L’Espresso) e dall’autore noir e sceneggiatore Emanuele Bissattini, dai due disegnatori: Domenico Esposito e Claudia Giuliani, giovane prenestina che abbiamo intervistato mentre si prepara per andare al ‘Lucca Comics’. manifestazione di caratura europea che catalizza quasi 60 mila amanti dei games e delle nuvole parlanti.

Claudia, come è nata la tua partecipazione a questo importante progetto?
E' stata una sfida da subito, era estate quando l'editore della Round Robin, Luigi Politano, con cui avevo già lavorato, mi ha contattata; non ho saputo dirgli di no, benchè avessi davvero tanti impegni: ho voluto cogliere l'opportunità e sono riuscita a realizzare questa trentina di tavole per ‘Il Buio’.

Claudia, di cosa tratta esattamente "Il buio, la lunga notte di Stefano Cucchi"?
Abbiamo ricostruito tutta la vicenda fino alla confessione di uno dei carabinieri indagati. Quindi, in realtà i nostri personaggi sono tanti, sono tutti quelli che ruotano intorno a Stefano ed ai fatti. Sono suddivisi per categorie tematiche che si basano sugli atti di un processo lungo e complesso, così l’albo ripercorre sia gli ultimi sette giorni di vita di Cucchi sia l’intrecciarsi di tutti i fatti, inclusa la confessione resa da parte di uno dei carabinieri.

Quindi è un’analisi per immagini che abbraccia tutta la complessità della storia di Cucchi?
Si, ma, ovviamente abbiamo dovuto sintetizzare, senza impoverire il racconto, al contrario focalizzando sui momenti clou.

Come è strutturato il fumetto?
Ogni aspetto è sviluppato in capitoli. Si tratta di tre parti a firma del collega Domenico. Io invece mi sono occupata delle illustrazioni dei dossier, il racconto ne contiene tre, uno dopo ogni capitolo che ci ha permesso di seguire una strategia vincente: Domenico accenna ad un tema che io poi analizzo in profondità nel dossier che segue.

Già la parola ‘dossier’ evoca segreti e documenti riservati, puoi rivelare qualcosa di più?
Si, infatti, i Dossier sono integrativi e funzionali alla graphic novel. Uno riguarda i medici, poi c’è quello sugli agenti della polizia penitenziaria e infine quello sui carabinieri. Sono delle tavole autoconclusive che approfondiscono, diciamo ‘carte alla mano’ ciò che è accennato nella graphic dall’altro autore, tavole necessarie per inquadrare il materiale tecnico e dare profondità ed umanità alla storia.

Illustrare una storia vuol dire ricrearne le atmosfere, che stile hai scelto?
Mi è venuto di getto fare una cosa molto fredda, molto veloce, poco rifinita e usare le sfumature del grigio. Ho avuto questa ispirazione di usare un tratto non pulito, sfuggente con scale di grigio per fare qualcosa di impatto. Diverso dallo stile esteticamente bello, di netto contrasto tra bianco e nero totale che usa Domenico per il resto delle illustrazioni.

Perché questa tua scelta? Volevi che questo grigio riflettesse anche la dimensione oscura della vicenda? Una storia dove i contorni sfuggono?
Esatto, si, volevo trasmettere al lettore proprio queste sensazioni legate alla vicenda, quei toni drammatici, quel non chiaro, non definito che appartiene alla storia di Cucchi e differenziare le parentesi dei dossier rispetto al resto del racconto.
Qual è la tua emozione oggi che sei in partenza per Lucca dove sarai con questo volume?

Sono felice e soddisfatta, ho fatto veramente di tutto per completare queste tavole e sono orgogliosa che il nostro editore sia riuscito a stampare il volume per valorizzarlo al meglio durante la manifestazione di Lucca.

E la famiglia Cucchi come ha accolto il vostro lavoro?
Con interesse ed approvazione, infatti è stata proprio la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, a scrivere la prefazione.
Scrive la Cucchi: " La ricostruzione di ciò che è accaduto per noi è stato davvero il buio. Il buio in cui ci siamo trovati per tutte quelle ore e quei giorni prima di vedere il corpo martoriato di mio fratello Stefano. Il buio durato nove anni prima che un elemento portasse alla definizione di una verità che speriamo venga presto accertata. Il potere di questo fumetto è di interpretare e descrivere anni di indagini e depistaggi che finalmente riprendono luce dopo nove lunghissimi anni. Una notte lunghissima per tutta la nostra famiglia".
Dopo la vetrina del Lucca Comics in cui non tarderà a farsi notare, da metà novembre "Il buio, la lunga notte di Stefano Cucchi", edito da Round Robin, sarà sugli scaffali delle migliori librerie.


Alessandra Battaglia