Roma: Il 13 grande mobilitazione dell’Associazione Guardie Riunite d’Italia

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09/12/2018   13:22

Riceviamo e pubblichiamo

L’A.G.R.I. -acronimo di associazione guardie riunite d’Italia- chiama a roccolta i propri numerosi iscritti che interverranno alla manifestazione di sensibilizzazione indetta per il giorno 13 dicembre. L'AGRI si è infatti mobilitata nel suo ruolo di centro aggregativo di tutte le guardie presenti nella Penisola per richiamare l'attenzione sulle condizioni lavorative in cui versano gli operatori della vigilanza privata italiana. In ottemperanza ai propri obiettivi le Guardie saranno protagoniste della manifestazione pubblica indetta per il giorno 13 dicembre 2018 dalle ore 09:00 alle ore 13:00, a Roma c/o Piazza dell’Esquilino, rivendicando l’assoluta importanza del proprio ruolo nello scenario generale della sicurezza Italiana. Ruolo sociale che, dopo la riforma del settore iniziata nel 2008 con il d.p.r. 153 si è inserito a pieno titolo nella legislazione di riferimento senza poteri o onori, ma accollandosi responsabilità, quella della sicurezza complementare alle forze dell’ordine, che non dà il giusto riconoscimento, sperato e necessario, al progetto si sono aggregati i sindacati autonomi SAVES - Segretario Nazionale Fabrizio Geraci, e il CSE diretto dal Segretario Mario De Zotti. Le stesse sigle hanno promosso - unitamente ad AGRI - la manifestazione unitaria svolta sotto le Prefetture di sei città capoluogo, a seguito dell'incontro al Ministero degli Interni svolto in data 13 Marzo di quest'anno.

Risale infatti allo scorso marzo la manifestazione associativa in cui le Guardie illustrarono doglianze al Ministero dell’Interno, rivendicando una più ampia autonomia specialistica rispetto ad altre figure della zona grigia e permettendo una più ampia revisione dei contesti di selezione e formazione attraverso training formativi presieduti da pool di specialisti del settore e materiale didattico appositamente studiato, anche per la capacità organizzativa degli istituti e che fosse di riferimento per la contrattazione sindacale. Putroppo invece la realtà storica porterà la liberalizzazione della formazione, anche a soggetti privati che nulla hanno a che fare con il settore, rilasciando attestazioni che risulteranno ininfluenti ai fini delle assunzioni o della certificazione personale degli addetti tra l'altro, contestualmente, gli istituti di vigilanza avranno l'obbligo di autocertificare corsi e aggiornamenti che rimangono soltanto sulla carta.

L’evoluzione storica porterà ad una graduale dequalificazione professionale e confusione tra i ruoli degli operatori del controllo sociale nella società, nonché forme di auto-protezionismo sociale che tenderanno a sostituire l’offerta delle aziende. Le cronache poi denunceranno aggressioni e vili attacchi alle guardie giurate nello svolgimento delle proprie funzioni di sicurezza sussidiaria, integrativa o complementare della sicurezza approntata dalle forze di polizia, raggiungendo cifre del tutto esagerate e morti, in servizio, che si potevano evitare. Già il 07 luglio del 2015 la scrivente associazione richiamò invano l’attenzione del Ministero dell’Interno su un fenomeno che, nel frattempo, ha subito una recrudescenza, consequenziale agli effetti della riforma e all’immobilismo delle istituzioni. Tra l’altro, il mancato rispetto sociale della guardia giurata si accompagna a politiche che accrescono la competitività di settore, generando dumping economico e illiceità delle norme giuslavoristiche. C'è da registrare la mancanza di accordo nella contrattazione nazionale negli ultimi quattro anni, che è successiva alla stipula di un contratto peggiorativo rispetto al precedente, che di fatto ha reso la professione mal pagata e mal gestita. La manifestazione sarà l'occasione per portare avanti proposte operative formulate da A.G.R.I. in visione di una più conformante realtà tecnica-operativa, ottimizzando i processi di produzione e di controllo, di una professione sempre più utile e necessaria, ma altrettanto vessata e depotenziata rispetto alle sue notevoli capacità di protezione e di sicurezza civile.