Il Comitato si avvia a definire un progetto di fattibilità sostenibile per la riattivazione del’Ospedale di Ma

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15/04/2019   14:17

il Comitato presieduto dall’Onorevole Santarelli ha preceduto l’analisi dei decreti del presidente della Regione nella sua qualità di Commissario ad Acta per il rientro del deficit sanitario e gli atti aziendali dei direttori generali della ASL. Nelle misure adottate sono state riscontrate conseguenze fortemente negative che hanno comportato una forte riduzione dell’offerta ospedaliera pubblica a vantaggio di quella privata. La riduzione dell’ospedale di Marino a Day Hospital, nonostante la sua dimensione di gran lunga la più grande di tutti gli ospedali della ASL , non trona alcuna giustificazione dal punto di vista sanitario , tanto più che gli interventi di chirurgia in Day Hospital dell’intera ASL continuano ad essere effettuati a Marino. La nostra analisi è partita dalla lettura dei decreti varati del Presidente Zingaretti (a salvaguardia degli obiettivi strategici di rientro dei disavanzi sanitari della Regione Lazio). L’esame è stato completato con le deliberazioni dei direttori generali D’Alba e Mostarda. Il costruttivo confronto con Mostarda, iniziato al congresso di Frascati, ha messo in evidenza le problematiche derivanti dagli squilibri emersi nell’area dei Castelli Romani con la chiusura dell’Ospedale di Albano a seguito dell’apertura del Nuovo Ospedale dei Castelli (NOC). Per cui i 2/3 della popolazione dei Castelli Romani oggi hanno disponibile solo l’ospedale di Frascati e il 50% dei residenti, per avere le cure necessarie, si rivolgono al diffusori del territorio castellano.
«La strategia da noi seguita - continua l’On. Santarelli -, di evitare cioè inutili manifestazioni di protesta, è di cercare nelle leggi in vigore e negli atti della Regione e della ASL le ragioni per restituire al S.Giuseppe di Marino la sua piena funzionalità ed efficienza senza contrastare con il rientro del deficit sanitario della Regione Lazio. Una strategia che ci da la possibilità di mettere in cantiere una diversa organizzazione territoriali dei presidi ospedalieri di Frascati, Marino e Velletri e riassegnare agli ospedali pubblici il ruolo centrale attribuito dalla legge, abbattere le lunghe liste di attesa, fornire assistenza ospedaliera ai residenti evitando il ricovero alle strutture private e il pagamento delle cure». ?Un progetto possibile e sostenibile dal punto di vista sanitario e finanziario da costruire insieme al direttore generale dell’ASL con il consenso del Consiglio dei Sindaci e l’approvazione del Presidente della Regione.