Dieta del ghiaccio: dimagrire con il ghiaccio funziona veramente?
La dieta del ghiaccio arriva dagli stati uniti, precisamente dal New Jersey, dove il gastroenterologo Robert Weiner sostiene una tesi abbastanza inusuale: consumare ghiaccio durante la giornata aiuterebbe a dimagrire.
Immettere nel proprio organismo alimenti a bassissima temperatura, infatti, obbligherebbe il nostro corpo a bruciare calorie per ripristinare la temperatura interna.
Secondo il suo ideatore poi, il ghiaccio favorirebbe il senso di sazietà, inducendoci a mangiare meno.
Weiner consiglia quindi di consumare ghiaccio tritato (aromatizzato con sciroppi ed infusi non contenenti zuccheri) durante i pasti e gli spuntini, fino ad arrivare ad un litro al giorno (quantità che a detta del gastroenterologo non sarebbe pericolosa).
La dieta del ghiaccio ha attirato numerose critiche nella comunità scientifica, che ne evidenziano l’inappropriatezza (per ottenere un risultato minimo servirebbero enormi quantità di ghiaccio che metterebbero a rischio la salute), e la pericolosità: assumere bevande o cibi ghiacciati in determinate condizioni porterebbe il corpo a subire shock termici con conseguenze anche gravi (si pensi a quando siamo accaldati o quando la temperatura esterna è già bassa), per non parlare dei danni a denti, stomaco e mucose intestinali.
Questo articolo vuole essere di natura puramente illustrativa, e, viste le numerose controindicazioni ed il diffuso scetticismo, sconsigliamo di intraprendere questa dieta senza il parere di un medico o di un nutrizionista.