‘Il Girasole di Mirella Morgia’ realizza a Valmontone “Mille colori della prevenzione”

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02/06/2019   10:55

E’ in corso presso Palazzo Doria Pamphilji a Valmontone la prima edizione de “I mille colori della prevenzione”, una interessante rassegna organizzata dall’associazione “Il Girasole di Mirella Morgia”.

La manifestazione, inaugurata lo scorso 25 maggio, proseguirà fino al 9 giugno in un alternarsi di eventi scelti, in linea con la mission dell’Associazione “Girasole”, per valorizzare le importanti tematiche legate a salute, arte e letteratura.

Molti gli appuntamenti da non perdere tra seminari, tavole rotonde con prestigiosi relatori del campo medico, presentazioni di libri, esposizioni d’arte, lettura creativa per i più piccoli, laboratori e iniziative teatrali.

Tra le varie iniziative, di grande spessore quella svoltasi nel pomeriggio del 31 maggio con “I professionisti della sanità”. A portare il saluto del sindaco Alberto Latini, l’apprezzabile ed intenso intervento della consigliera delegata alle politiche sociali Floriana Nardecchia: «Sono felice di portare il saluto dell’Amministrazione e voglio ringraziare per l’impegno il ‘Girasole’, perché è un’associazione tutta al femminile che si dedica a valorizzare, attraverso iniziative come questa, argomenti di grande attualità che mi stanno molto a cuore anche perché sono consapevole dell’importanza di divulgare informazioni su questi temi con cui, da infermiera, mi occupo tutti i giorni».

Parole dense di commozione quelle della consigliera Laura Mujic, delegata alle Pubblica Istruzione, che sottolinea l’importanza dell’iniziativa e ricorda con affetto la compianta Mirella Morgia a cui è dedicata l’Associazione e gli eventi di oggi pomeriggio così: «Conoscevo Mirella, abbiamo condiviso la malattia che ho vissuto anche in famiglia. Quindi oggi non rappresento solo l’amministrazione ma anche il lato umano del problema, ringrazio la presidente Claudia Fusani che cercano in tutti i modi di far vivere il ricordo e trasmettere ai valmontonesi l’importanza della prevenzione quello che vive una donna. Non dobbiamo compatire, dobbiamo trattare le donne standogli vicino».

Tra i relatori dell’incontro c’era il dott. Pasquale Valente, responsabile UOSD Sani stili di Vita Screening ASL RM 5 che ha delineato con estrema chiarezza diversi interessanti aspetti legati alla malattia tumorale: «La prevenzione è fondamentale perché nell'ultimo secolo l'aspettativa di vita è passata da 37 anni a 85... È necessario influire in primo luogo sulla percezione sociale del cancro, così da considerarla diffusamente non più come incurabile, bensì prevenibile (nel 45% dei casi) e sempre più spesso guaribile».

La numerosa platea segue con concentrazione tutto l’evento e, in particolare, dimostra di apprezzare, le interessanti le distinzioni delineate con chiarezza dal dott. Marco Federici, responsabile unità operativa diagnostica per immagini Screening senologico dell’Ospedale di Colleferro: «Prevenzione e screening sono diverse. Prevenzione aiuta affinchè un dato evento patologico non si manifesti o si manifesti molto più in là nel tempo. Lo screening ha un ruolo sempre centrale ma diverso: individuare precocemente la malattia vuol dire che prima viene presa e prima si guarisce dal tumore –e sottolinea- si, prima si guarisce, perché oggi da diverse forme di tumore si guarisce. Ma quello che ci frega è la paura di sapere, bisogna avere il coraggio di affrontare il temuto percorso. Tanto più piccolo è il tumore tanto più veloci ed efficaci sono le cure e l’intervento. Ecco perché, da malattia un tempo impronunciabile, oggi il tumore si è trasformato in una malattia vicina più al diabete: trattabile».

Il dott. Giuseppe Cristina, responsabile degli Ambulatori e Day Hospital UOC, Medicina-Geriatria dell’Ospedale di Colleferro, illustra le scelte coraggiose da affrontare per sostenere le donne contro il tumore e l’approccio congiunto seguito dal gruppo: «Uno degli aspetti più caratterizzanti della nostra professione è il lavoro in equipe che ci consente tanti vantaggi e di arrivare, anche prima, dove da soli sarebbe difficile. Cura per la salute, attività fisica e dieta sono strumenti fondamentali per difendere noi stessi: è importante esserne consapevoli e fare il possibile per prevenire. Con il dott. Federici diciamo che se individuiamo questo famoso estraneo (riferendosi al tumore n.d.r.) nel corpo, allora noi poi ci mettiamo da parte perché subentra un’altra figura importante: l’infermiere che prende in carico la persona in modo olistico, nella sua interezza. L’infermiere mette in atto non solo la sua professionalità importantissima, ma, ancor di più, la sua umanità».

L’infermiera Carla Calvano, diagnostica per immagini screening senologico dell’Ospedale di Colleferro, porta la sua testimonianza di operatrice e conclude: «Bisogna lavorare in equipe, noi siamo riusciti a creare una sezione in cui guardiamo alle singole donne che vengono in modo globale, non fermandoci ad un singolo aspetto, quello della malattia. Per la mia esperienza, vedendo ogni giorno tante donne come pazienti, ognuna dice che non sapere è, in queste situazioni, la cosa peggiore, se c’è un professionista che sa spiegarti, allora le cose si affrontano in modo migliore. Nel nostro caso il dott. Federici sa dire il necessario nel modo appropriato; questo giusto approccio nasce dalla capacità di capire la paura che ogni donna ha per questa cosa sconosciuta (malattia) che le genera ansia per il suo futuro in salita. E’ importantissimo comunicarle anche vicinanza umana e senso di sicurezza per farle affrontare tutto al meglio, l’aspetto emozionale è fondamentale. Il tumore si riflette su tutto l’ambito familiare dove, spesso, il malato diventa un manichino da proteggere, questo atteggiamento non aiuta».

Così, dopo gli interventi del pubblico e tanti riscontri positivi, il confronto è proseguito anche in un gustoso aperitivo all’insegna della convivialità in cui tutti i presenti hanno apprezzato la disponibilità dimostrata dai qualificati relatori con cui ci si è continuato ad intrattenere piacevolmente.

Soddisfatti i vertici dell’Associazione, in particolare la presidentessa Claudia Fusani che ci tiene a mettere in luce l’impegno fattivo di tutte le donne che compongono l’affiatato gruppo del “Girasole”: «Siamo orgogliose dei risultati che stiamo avendo con l’iniziativa e ringrazio a nome di tutte il Comune di Valmontone che patrocina e sostiene il nostro gruppo affinchè i valmontonesi abbiano l’opportunità di venire in contatto con queste tematiche. Diamo con emozione appuntamento a tutti oggi pomeriggio alle ore 16:30 per ricordare insieme la nostra amica Mirella».

Appuntamento da non perdere oggi, 2 giugno, “Giornata dedicata a Mirella Morgia” che, inizierà alle ore 16:30, proseguirà con l’intervento dei Clown Dottori dell’Associazione “Sorrisiamo” e, alle ore 18:00 prevede il monologo teatrale “L’uomo dal fiore in bocca”, celebre opera di Luigi Pirandello, che verrà interpretato dall’attore Luciano Fontana.

Durante tutta la lunga manifestazione sarà gradevole poter ammirare le belle opere d’arte firmate dal pittore Paolo Benedetti. L’architetto Benedetti ha commentato così l’iniziativa: «E’ un piacere partecipare a questa prima edizione con diverse delle mie opere d’arte policromatica».

Filo rosso di questa ultima settimana di eventi sarà anche l’opportunità di apprezzare la bravura con cui le componenti dell’Associazione “Il Girasole” hanno realizzato tanti deliziosi complementi d’arredo, accessori di bigiotteria e articoli per la casa, tutti bellissimi pezzi unici realizzati con preziose decorazioni rigorosamente fatte a mano. Colori vivaci e ricami ispirati al nostro territorio, decorazioni di diverso tipo impreziosiscono stoffe lavorate e creazioni divertenti ed utili che possono essere un valido e originale regalino. I prezzi sono molto contenuti e, acquistandoli, si fa opera di sostegno a tutte le componenti di questa meritevole associazione onlus. 


Alessandra Battaglia