"La strategia del colibrì", tra visioni e realtà, conquista il pubblico

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17/05/2019   12:55

Com'è davvero la realtà?
C'è qualcuno che possa davvero dirlo, assumendosi l'onere, o forse la responsabilità, di fissare in una forma, qualsiasi forma, il fluire di esperienze, stati d'animo, momenti che ci cambiano continuamente? Senza scomodare il sempre citato (e geniale) Pirandello, vi racconto della maestria con cui Roberta Calandra, nel suo ´La strategia del colibri' ci mostra le mille facce della nostra personale realtà, che, per sommatoria, rende la realtà collettiva multiforme, sfuggente nel suo divenire perpetuo.
Protagonisti dello spettacolo sono tre attori che accompagnano lo spettatore attraverso l'incalzante percorso di conoscenza dell'Io: Barbara Mazzoni nei panni di Cloe, Valentina Ghetti é Paola e Livio Beshir interpreta il Presidente, "burattinaio" e deus ex machina di tutto il ritmico ed incalzante intreccio. Vengono portate in scena le fragilità della femme fatale, le insoddisfazioni della carrierista iperorganizzata e le trame di un politico che si svelerà solo nel finale. Così si consuma - alla vigilia di una importantissima convention internazionale che devono finire di organizzare - il dramma esistenziale di due donne, tanto diverse ed entrambe tanto sole. Durante una nottata di duro lavoro, le inquietudini personali che fanno capolino, interferendo con i doveri professionali, si risolvono nella rivelazione di segreti inconfessabili e di desideri sconosciuti.
La carica positiva del testo si ritrova nella capacità di suscitare comunque il sorriso ragionato del pubblico, che segue il percorso catartico delle protagoniste, senza però che il plot scivoli nei cliché dei tipi che pure vuole rappresentare.
La regia di Massimiliano Vado -visionaria, surreale, imprevedibile e caratterizzante- é piaciuta molto perché ha dato mordente al testo di Roberta Calandra.

Cosa muove le vite delle due donne? I lacci sadomaso di un boudoir oppure i fili incomprensibili del destino?
Chi sono veramente Paola e Cloe?
Chi é il misterioso Presidente?
E quanto ci può salvare da noi stessi la Differenza?
E, infine, vi verrebbe mai in mente di dare le sembianze di un leone a un soggetto passivo? Ebbene, nell'opera dei contrasti e dei paradossi, "La strategia del colibrì", succede questo e molto, molto di più! 


M A