Pasolini pittore, volti, corpi e paesaggi dell'anima, mostra alla Gallerie d'Arte Moderna di Roma

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29/10/2022   14:30

Il proprio volto studiato, destrutturato e poi ricostruito, i paesaggi dal sapore intimista, e poi i ritrattiomaggio agli amici di sempre, ai familiari e ai 'maestri', per raccontare su carta e tela, dagli anni della gioventù a quelli della maturità, il suo mondo in divenire.
Passa anche dalla sperimentazione del segno e del colore l'espressione della complessa poetica pasoliniana, come rivela la mostra "Pasolini pittore", alla Galleria d'Arte Moderna di Roma dal 29 ottobre.
Frutto di un approfondito studio scientifico, la mostra (a cura di Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani, allestita fino al 16 aprile 2023) riunisce oltre 150 opere, provenienti dal Gabinetto Vieusseux di Firenze, dalla Cineteca di Bologna, dal Centro Studi Pasolini di Casarsa, dall'archivio Zigaina e dalla collezione degli eredi di Pasolini.
   

Il percorso indaga l'arte di Pasolini fin dagli inizi, quando le prime prove pittoriche si accompagnavano agli esordi poetici in friulano.
Anche nella pittura, così come in ogni manifestazione della sua poetica, Pasolini ha dato attenzione ad alcuni temi ricorrenti: la fisicità del corpo, la natura, il mondo popolare e quello degli affetti, accanto allo sguardo inquieto su di sé.
Tutto questo si traduce principalmente in ritratti (da Laura Betti a Ninetto Davoli, da Maria Callas ad Andrea Zanzotto e Giuseppe Zigaina, e poi la madre Susanna, il cugino Nico Naldini, Ezra Pound e Roberto Longhi) e autoritratti (a partire dal celebre "Autoritratto con fiore in bocca" del 1947, attorno a cui idealmente si sviluppa il percorso); ma non solo, perché accanto alla varietà umana, con le figure femminili, gli amici, i ragazzi, il suo stesso volto ricercato e rappresentato ossessivamente, ad abitare la sua produzione anche i luoghi del cuore, come Casarsa della Delizia (il paese della madre Susanna), in una sperimentazione tecnica tra tempera e inchiostro, matite grasse e pastelli, carte da lucido e cellophane. (ANSA).
   


Fonte Ansa Lazio