Spettacolo teatrale "AGAMENNONE" Domenica 27 novembre a Rocca di Papa

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23/11/2022   17:42

AGAMENNONE
DOMENICA 27 novembre ore 18.00
TEATRO ROCCA DI PAPA

voice over Alessandra Fallucchi

progetto e regia di ALESSANDRO MACHÌA
scene Katia Titolo | costumi Sara Bianchi
luci Giuseppe Filipponio |
habitat sonoro Giorgio Bertinelli
assistente alla regia Nicole Mastroianni

uff. stampa Maresa Palmacci |
comunicazione Sofia Chiappini
organizzazione Rossella Compatangelo
una produzione ZERKALO

in collaborazione con il Festival APPIA NEL MITO
in accordo con Arcadia & Ricono srl per gentile concessione di Ery Ritsou


Nella versione di Ritsos, il re di Micene, potente despota omerico a capo della spedizione contro Troia, è un uomo vecchio, giunto finalmente a casa dopo una lunga estenuante guerra e capace di un solo ultimo atto di valore: una confessione della propria versione della storia alla moglie Clitemnestra.
Come se Cassandra lo avesse già informato della sua morte imminente, Agamennone ricompone i passi di un cammino durato dieci anni, non per evitare il proprio destino ma per testimoniare le poche reali vittorie che è riuscito a compiere su sé stesso, prima fra tutte la lucida visione della propria vanità.
Se in Eschilo non si vede mai cosa accade all’interno del palazzo, Ritsos invece ci porta all’interno del palazzo dove Agamennone racconterà la sua storia, quella di un uomo sensibile, fragilissimo, trasformato dalla guerra in cui ha visto e ha fatto tutto, una figura quasi sacralizzata dalla consapevolezza degli errori e dell’insensatezza umana, in grado di accorgersi addirittura delle piccole fatiche di una formica e di rivedervi tragicamente, le proprie.
La regia sceglie una Clitemnestra giovane, la donna della memoria di Agamennone, che lo guarda muta e che per tutto il tempo riempie d’acqua recipienti, bicchieri, “suonando l’acqua” favorendo l’emersione dei ricordi del re, come una Mnemosyne. Allo stesso tempo questa Clitemnestra è anche un’immagine erotica fuori dal tempo che, come fa dire Ritsos al vecchio re, “conserva lo splendore e la gloria della mia giovinezza”. Ma – come in una linea che taglia trasversalmente il tempo – la giovane moglie si sovrappone alla figlia Ifigenia, sacrificata per ottenere il favore dei venti, così come alla sacerdotessa Cassandra, sua giovane amante e bottino di guerra. La scena – sonorizzata – è la scena della memoria, un interno in un esterno: una tavola di ferro, nuda, cosparsa di bicchieri e brocche, una chaise longue e a terra, tutto intorno, dei recipienti anch’essi pieni d’acqua. Sul fondo, uno specchio/porta dal quale gronda acqua


info 3281224154
orario botteghino LUN-MER 17-20