Il Teatro nel Lazio 1798-1870. Una mostra digitale con sezioni su Genzano e Velletri

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04/04/2018   12:26

La storia degli spazi pubblici e privati del teatro nel periodo risorgimentale in dieci Comuni scelti come casi significativi per il Lazio: questa la finalità del viaggio virtuale offerto dalla mostra “Il Teatro nel Lazio. 1798-1870”, accessibile all’indirizzo http://movio.beniculturali.it/asrm/ilteatronellazio/  e realizzata dall'Archivio di Stato di Roma e dalla Direzione Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio.
Per Genzano, le attività di spettacolo sono documentate dal 1830 al 1859, con un’attività teatrale, controllata e in parte finanziata dal Comune, che si concentra nella stagione di Carnevale e in quella di primavera e che culmina nella grande festa dell’Infiorata, e si dirada o addirittura scompare dall’autunno inoltrato, quando gli ospiti estivi rientrano nella capitale e la popolazione locale è assorbita dai lavori della vendemmia. Dagli anni ’30 dell’Ottocento a Genzano i dilettanti soci della Filodrammatica locale e le compagnie di passaggio si esibiscono nel Teatro comunale allestito in una sala del palazzo comunale ubicato nella Genzano vecchia, a ridosso delle mura castellane.
Per Velletri, la documentazione è particolarmente ampia, dagli anni Venti agli anni Settanta dell’Ottocento: nella prima metà del secolo, in mancanza di un teatro comunale, le compagnie utilizzano palchi rimovibili nelle piazze, o teatri privati in legno; nel 1862 si avvia la costruzione di un teatro comunale, che viene collaudato nel 1864, e nel quale la scelta della compagine artistica avviene di preferenza, a parità di merito e prezzo, in favore di quelle domiciliate in Velletri. La scena offre prosa, balletto, ballo in maschera, esercizi fisici e ginnici, opere in musica seria o buffa, mimi, vaudevilles in prosa e musica, pantomime.