Albano, 28enne torturata in casa con un ferro incandescente

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05/07/2018   17:10

Sempre più agghiacciante ciò che emergerebbe dalle ricostruzioni degli inquirenti per la 28enne di Albano Laziale trovata mentre giaceva svenuta dentro casa martedì mattina. A quanto pare la ragazza sarebbe stata torturata in modo atroce e ripetuto dai suoi aguzzini che potrebbero essere due, data la dinamica con cui si sta delineando la ricostruzione dell'accaduto. Sembra che la giovane, oltre ad aver subito un forte pestaggio, sia stata vittima anche di una violenza inaudita perpetrata con un ferro da stiro incandescente che le sarebbe stato sferrato sul corpo. Inoltre trapelano dettagli riferibili ad ulteriori violenze subite dalla ragazza nelle parti intime.

Intanto, dicevamo, sembra farsi strada l'ipotesi che ad aggredire brutalmente la donna, non sia stato uno solo ma ben due soggetti. Sarebbe infatti più plausibile che ad aggredire la donna con così tanta fermezza siano stati due complici. Altro aspetto inquietante della vicenda riguarda il fatto che i carnefici non si inquadrano, sembra, nel semplice identikit del soggetto violento perché, considerate le molteplici sevizie con cui hanno torturato la vittima, le loro gesta combacerebbero con quelle tipiche di un profilo psicopatico. Ora la 28enne resta in ospedale in prognosi riservata, anche se sembra si escluda il pericolo di vita. Ieri i medici hanno disposto di effettuare diversi accertamenti, trasportandola in ambulanza presso vari ospedali. A quanto pare, la 28enne dovrà essere sottoposta a chirurgia maxillofacciale per ricomporre i danni subiti al naso fratturato in più punti.

Per individuare chi si sia macchiato di questo atto disumano sono al lavoro gli agenti del commissariato di Albano e quelli della squadra mobile. In attesa che, anche dalla testimonianza della ragazza, giungano agli inquirenti informazioni preziose per arrestare i malfattori, sono tante le domande che continuano a susseguirsi dopo il fatto: come è potuto accadere? Qual è stato il movente? C'era qualche legame tra la vittima e il suo o i suoi aguzzini? Oppure si tratta di maniaci che hanno colpito a caso la povera giovane? Sembrerebbe che non ci siano segni di effrazione all'ingresso dell'appartamento dove viveva la ragazza: il terzo piano di un palazzo popolare in via Virgilio ad Albano Laziale. Questo farebbe pensare che sia stata proprio lei a far entrare i due maniaci in casa. Oppure i due hanno usato un qualche raggiro per insinuarsi nel palazzo? Per rispondere a questi ed altri interrogativi, la polizia continua a svolgere le indagini per assicurare al più presto alla giustizia i colpevoli ora in libertà.