Tivoli e la rivoluzione dell’Economia Circolare

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21/01/2019   22:15

Sono tanti i luoghi comuni sui rifiuti, spesso, come le fake news imperversano e sono duri a morire, tanto che cittadini e governanti invocano spesso "una rivoluzione culturale", rassegnandosi, entrambi, di fronte alle difficoltà che si incontrano nel realizzare tutti i cambiamenti, schiacciati dalle cattive abitudini. E se nel privato c’è ancora speranza –sempre da luoghi comuni tanto sbandierati dagli scienziati della privatizzazione dei servizi pubblici- nel pubblico poi, sembra la regola, niente funziona. Esistono invece anche realtà cittadine dove invece si è invertita la rotta e si respira, in tutti i sensi, aria nuova. E’ il caso di Tivoli, splendida città alle porte di Roma, meta turistica di pregio, che ha ingranato una marcia in più grazie ai traguardi nel settore ambientale dove è in atto una rivoluzione.

Alcuni anni fa, ai tempi dei cassonetti disseminati su tutte le strade, e, talvolta anche i rifiuti, lo scenario era un vero attentato al decoro urbano e anche all’igiene. Oggi invece Tivoli ha voltato pagina. Se chiedete ad un cittadino di Tivoli come va la raccolta dei rifiuti, è probabile che vi dica con una punta di orgoglio: "E’ cambiato tutto. I cassonetti non sono più ovunque, non si vede né si sentono olezzi. Si, mi ci dedico un po’ in casa, ma così risparmio!" e potrebbe aggiungere con soddisfazione: "Vedere la mia città pulita è un piacere”. In effetti sono valori che concorrono al benessere percepito nella vita di tutti i giorni, valori da preservare con l’impegno di tutta la comunità. I risultati di questa rivoluzione nell’economia circolare sono frutto di un lavoro costante e capillare iniziato diversi anni fa, un lungo processo pianificato e condotto da una azienda tutta pubblica, la municipalizzata “ASA Tivoli Spa”, diretta sin dal 2014 dall’Ingegnere Ambientale Francesco Girardi.

Per capire la portata della svolta ecologica basta pensare che, appena quattro anni fa, la bellissima città era invasa da rifiuti indifferenziati a causa della chiusura della discarica dell'Inviolata. Non solo la raccolta differenziata non era stata neanche avviata sul territorio ma, per giunta, la municipalizzata era sull'orlo del fallimento, avendo per anni sostenuto con ostinazione e convinzione i meri compiti della raccolta stradale dei rifiuti e l’avvio allo smaltimento degli stessi. Il Comune, trovandosi nella complessità di gestire perimetri territoriali frastagliati, sovrapposizioni tra più zone attigue e le problematiche di una località vissuta anche come luogo di passaggio verso la Capitale, raccoglieva i rifiuti dei cittadini o delle attività imprenditoriali dei comuni limitrofi che, benché già avviati alla raccolta differenziata, ne rifuggivano le regole.

La pratica dello smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) non solo non era virtuosa ma spesso c’erano deprecabili fenomeni di incendi tossici. Uno scenario, quello che si è prospettato all’arrivo dell’Ingegner Girardi, sicuramente complesso. Eppure, superando gli iniziali scetticismi, passo dopo passo, con professionalità e metodo, si è tagliato il traguardo del graduale accoglimento e adattamento da parte di tutta la cittadinanza che ha saputo rispondere dando prova di sensibilità verso il problema. Un successo per il sistema "taylor made" capace di offrire soluzioni di poco differenti le une dalle altre ma ciascuna studiata per meglio adattarsi alle differenti caratteristiche urbane delle aree comunali tiburtine. A supporto delle fasi di avvio alla differenziata tante le iniziative messe in campo: Tivoli Miniera Urbana per la raccolta dei RAEE, ECObimbi che distribuisce Pannolini lavabili gratis alle neomamme ogni anno, Riciclattolo e Raccolio.

L’ultima novità è del 19 gennaio scorso quando al sistema di compostaggio domestico e di comunità sono state affiancate le Biocelle aerobiche che, integrate al sistema di raccolta, rappresentano il vero salto nell'era dell'economia circolare alla portata di tutti i Comuni che fanno sul serio. “Per Tivoli la raccolta differenziata ha rappresentato, da un lato, la salvezza dalle discariche e dagli inceneritori, dall'altro è stata avviata e condotta come un mezzo, più che un mero fine, per coinvolgere 60.000 utenti nella chiusura del ciclo economico: quello rappresentato dal recupero della materia dei rifiuti".

Cosi ha dichiarato, in occasione del taglio del nastro, l'Ing. Girardi, affiancato dal Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, il quale ha pubblicamente riconosciuto i meriti della Azienda comunale e ha rilevato come, dopo tanto differenziare, sia giunto il momento di alzare l'asticella e trattare i propri rifiuti senza gravare su impianti in altri comuni a distanze anche improponibili. E così la via salvifica dell'ecologia applicata ha consentito il salvataggio finanziario e gestionale dell'azienda, la generazione di nuovi posti di lavoro (il 30 % in più rispetto al passato), investimenti in nuovi macchinari elettrici nello spazzamento e per il recupero a scala di quartiere e comunale dell'ottimo organico raccolto porta a porta.

Numeri da primato, come la percentuale della differenziata aumentata dal 10 per cento al 73 per cento in 4 anni , il calo della Tari del 20 % e un primato nazionale per raccolta RAEE giunto a 5, 42 kg pro capite/anno. Inoltre il risparmio generato dall’avvio della raccolta differenziata -che permette sia di recuperare la materia sia di ridurre i costi di impatto ambientale- hanno consentito altre attività virtuose ed ecosalutari. Dopo posizionamento e avvio, a maggio scorso, della prima ecostazione nel quartiere di Braschi, a breve (fine febbraio) verranno posizionate le successive 10 istallazioni, con effettiva messa in funzione nel mese di marzo. La novità delle ecostazioni tiburtine rispetto alle già viste simili apparecchiature, consiste nell’integrazione delle postazioni nel sistema della raccolta “porta a porta”, con calendario e con precisi orari di riferimento da rispettare. Gli utenti infatti come negli altri quartieri, dovranno conferire una specifica tipologia di rifiuti recandosi all’ecostazione solo nei giorni di competenza.

Ad esempio il martedì sera sarà possibile conferire la carta e il cartoncino, raccolti dagli operatori il mercoledì mattina. Innovativa invece la possibilità di conferire, dalla domenica sera al giovedì sera, la plastica e il metallo. Ogni cittadino residente nel quartiere, come anche gli utenti commerciali, potranno conferire con tessera di riconoscimento rilasciata in fase di distribuzione del materiale necessario, previa iscrizione ai registri Tari. Altra attività realizzata è la compostiera –tiburtina- di comunità. I residenti nel raggio di un km dalla compostiera hanno aderito volontariamente al progetto che gli permette di conferire l'umido nella compostiera con il vantaggio di godere degli sconti tariffari e del compost prodotto.

Per il funzionamento del progetto l'Asa spa ha acquistato il macchinario e formato dei conduttori che assistono gli utenti nelle fasi di conferimento. Infine, altro esempio di realtà ecofrendly di cui Tivoli si è dotata, sono ‘biocelle aerobiche’ raccolgono il rifiuto umido proveniente dalle sole attività ristorative del comune che conferito in sacchi di pura cellulosa. Questo sistema -modulabile, dunque suscettibile di ampliarsi fino a soddisfare tutto il fabbisogno comunale- garantisce un'eccellete qualità di organico, inoltre lo scarto umido si trasforma in compost senza dispersione di cattivi odori che, una volta filtrati, vengono rimessi nel circuito ad alimentare la proliferazione dei batteri i quali naturalmente permettono la decomposizione degli scarti alimentari.